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Presentazione    
 

Sono trascorsi due anni dall’introduzione alla nostra Rubrica ed è giunto il momento di fare alcune precisazioni che
permettano di porre attenzione alla trasformazione che in questo tempo è avvenuta, al fine di comprendere le scelte degli argomenti che verremo a trattare e che, inseriti in una rubrica medica, potrebbero apparire fuori luogo.                                            Sempre abbiamo cercato di compiere il nostro servizio conformandoci al pensiero di Dio e modificando di conseguenza il nostro, secondo quanto, in comunione, lo Spirito ci suggeriva.

Innanzi tutto abbiamo capito che, per accompagnare il malato nel suo percorso, è indispensabile che il medico sia affiancato dal sacerdote, ovviamente svolgendo ciascuno il proprio compito secondo la grazia che gli è stata data. Spieghiamo meglio: il medico consegna in spirito tutta la realtà che ha osservato e "toccato" visitando il paziente, al sacerdote, perché egli la consegni a Gesù. Inoltre, il medico mette in comunione con il sacerdote il vissuto dei pazienti, affinché lo sguardo sacerdotale, unito a quello medico, permetta di avere una visione più ampia circa il vissuto stesso ed infine propone ai pazienti di rivolgersi al sacerdote se, durante la visita, si evidenziano degli ostacoli che bloccano in loro il passaggio dell'azione trinitaria.                                                                          

Si invita, inoltre, il malato ad offrire la sua malattia al Signore ed a fare i passi necessari per la sua trasformazione interiore, permettendo così di compiere lo stesso percorso alle anime che vivono la medesima situazione.                         
Ugualmente, è necessario che anche il popolo si offra per gli ammalati; ne nasce così un vortice di bene dove il cammino di risurrezione del malato lo diventa per il popolo e viceversa. (Questo tema è  trattato in modo più ampio nella  nostra rubrica sotto il titolo: “La funzione del medico nel popolo nuovo”).

Ci è sempre più chiaro che un individuo è sano quando raggiunge l'equilibrio nello spirito,  nell'anima e nel corpo e tra spirito, anima e corpo, diventando così armonioso sia come persona, sia nelle azioni che compie, senza creare  quelle "fratture" che facilmente hanno ripercussioni anche a livello fisico. Ciò non si raggiunge né con pratiche di meditazione o esoteriche, né con ferree discipline sportive od alimentari, ma consegnando la vita a Dio e permettendo allo Spirito Santo di lasciarci guidare in ogni azione ed in ogni ambito della vita. Potremo, così,  penetrare sempre meglio il pensiero di Dio e molte situazioni che si vivono nel lavoro, nella famiglia e nelle relazioni, spesso  secondo pensieri e schemi esclusivamente umani, verranno illuminate e comprese con uno sguardo diverso: quello di Dio. Infine, in questi tempi così veloci, decisivi ed importanti, il Signore ci chiede con insistenza di purificarci e di elevarci, staccandoci dai pesi terreni, dagli attaccamenti spesso patologici e da ciò che impedisce all' anima di espandere lo spirito e di entrare in una profonda relazione con Dio-Padre. I cardini per compiere questi passaggi sono l'offerta della vita, l'integrità e la comunione.

Proprio tutto questo cammino, ci ha spinti ad ampliare l'argomento dei nostri incontri, affrontando temi quali la famiglia, la comunione e la libertà, che apparentemente potrebbero non essere considerati di pertinenza medica ma che in realtà condizionano il pensiero e la vita delle persone toccando anche la loro salute sia spirituale che fisica.

 

 

Carissimi fratelli e sorelle,

Vogliamo dare inizio ad una rubrica di medicina per condividere con tutti la nostra visione anche in questo campo così importante. Siamo un nucleo di medici inserito nel cammino del Popolo Nuovo che aderisce al programma di ricapitolazione in Cristo, figlio di Dio ed Egli è il centro del nostro operare.

 

Dopo la laurea  in medicina e chirurgia e la specializzazione, la nostra conoscenza si è ampliata attraverso altri corsi di formazione 

quali medicina psicosomatica, omeopatia, ostetricia relazionale ecc.. e attraverso il cammino del Popolo Nuovo, tutte queste conoscenze si sono armonizzate ed hanno trovato la completezza.

 

 

 

Quanto riportiamo nasce dalla nostra esperienza lavorativa “immersa nel nostro cammino di fede”. Viviamo il nostro lavoro come un  servizio, in comunione col Popolo Nuovo della Terra, di tutto l’Universo e con gli Strumenti Straordinari; da questa comunione scaturiscono forza e grazia.

 

Come ogni membro del Popolo Nuovo anche noi  abbiamo offerto la  vita a Dio e, con il suo aiuto, cerchiamo di vivere la comunione e l’integrità. Viviamo  il sacerdozio che abbiamo ricevuto nel battesimo  offrendo a Dio, nel caso più specifico del nostro lavoro, il paziente, la sua sofferenza ed il suo vissuto; lo invitiamo  a fare altrettanto, in quanto anche un corpo malato può servire Dio  ed una malattia  a lui offerta  può permettere al Signore di trasformare al meglio la vita.

 

Riteniamo che l’uomo sia formato da spirito, anima e corpo, che sono strettamente collegati e comunicano tra loro e, quindi, dobbiamo  porre l’attenzione alla globalità di un paziente e non solo ad un sintomo o ad un organo.

Riteniamo anche che ogni persona è originale perché Dio ci ha creati unici ed irripetibili ed è importante saper cogliere questa originalità, sia nella salute che nella malattia e quindi anche nella diagnosi e nella cura. Notiamo che la malattia a volte è  segno  di un profondo disagio dell’anima o di  chiusura dello spirito; quando è necessario, quindi, aiutiamo il paziente a capire la causa della sofferenza interiore, o  lo invitiamo a rimuovere gli ostacoli che non permettono alla vita di Dio di scorrere pienamente in lui, o gli consigliamo di essere integro davanti  a Dio presentandogli  i limiti e le debolezze. Inoltre,  incoraggiamo tutti  ad ascoltare lo Spirito di Dio che parla al loro spirito, sapendo che la guarigione prevista dal Signore parte dallo spirito per poi arrivare al  corpo.

 

 

Pur consapevoli di tutto ciò  anche noi, come ogni medico, facciamo ricorso a farmaci e a mezzi  diagnostici. Sappiamo, inoltre, che la malattia è entrata nel mondo come conseguenza del peccato originale e spesso nel nostro lavoro notiamo che i pazienti pagano le conseguenze del peccato delle generazioni precedenti.

 

Per far seguito alle nostre riflessioni  è fondamentale specificare cosa intendiamo per spirito, anima e corpo e la dinamica che intercorre tra esse.

Lo spirito è il centro dell’ essere umano in cui è presente ed agisce lo Spirito di Dio trino ed uno; l’anima è quella parte sensibile dove hanno sede emozioni e sentimenti, essa ha una memoria, un intelletto e una volontà ed è dotata di sensi; il corpo è la parte tangibile che, attraverso gli organi di senso, ha accesso all’esterno.

 

Spirito, anima e corpo comunicano tra di loro. Lo spirito riceve dallo Spirito Santo l’energia primaria, che discende dalla tre persone della Santissima Trinità, la comunica all’anima che a sua volta la trasmette al corpo permettendo all’uomo di vivere in armonia secondo  il progetto di Dio Creatore. Il corpo riceve molti stimoli dal mondo esterno attraverso gli organi, li trasmette ai sensi dell’anima, che può rielaborarli e comunicarli allo spirito dove l’essere umano viene rigenerato nella sua totalità.

 

 

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